In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera di rinuncia alla prelazione agraria e proponiamo un fac simile di lettera di rinuncia alla prelazione agraria da utilizzare come esempio.
Il modello editabile può essere scaricato sul proprio computer e compilato inserendo le informazioni mancanti nel modo spiegato all’interno della guida.
Indice
Come Scrivere Lettera di Rinuncia alla Prelazione Agraria
Prima di tutto è bene fare dei cenni introduttivi al diritto di prelazione in generale così da rendere l’argomento ben chiaro a tutti.
Procediamo per gradi, quando si parla di diritto di prelazione si fa riferimento a quel principio giuridico che stabilisce che alcune persone fisiche o giuridiche abbiano priorità, rispetto ad altri, nell’acquisto di un bene.
Questo diritto si applica in situazioni in cui il proprietario che intenda vendere un immobile, è obbligato a dare priorità nella compravendita a determinate persone o enti, che hanno il diritto di acquistarlo prima che sia messo in vendita sul mercato aperto.
Il diritto di prelazione può essere stabilito per legge o per contratto. In alcuni casi, ad esempio nei contratti di compravendita di immobili rurali, il diritto di prelazione può essere accordato ai vicini o ai lavoratori agricoli che hanno lavorato il terreno. In altri casi, può essere accordato a enti pubblici, come le amministrazioni locali, per garantire l’utilizzo del bene per finalità di interesse pubblico.
La ratio del diritto di prelazione consiste nel voler proteggere gli interessi di chi già ha una qualsiasi relazione con il bene immobile e di evitare che esso venga venduto a soggetti estranei che potrebbero utilizzarlo in modo non conforme alle esigenze della comunità locale.
È importante dire che il diritto di prelazione non si applica a tutti i tipi di immobili, ma solo a quelli specifici previsti dalla legge o dal contratto ed nn caso di esercizio del diritto di prelazione, il prelazionario ha un certo periodo di tempo per decidere se esercitare o meno il suo diritto e per effettuare il pagamento. Se il prelazionario rifiuta di acquistare il bene o non è in grado di farlo entro il periodo stabilito, il proprietario può vendere il suo immobile a chi preferisce.
Come annunciato però già nel titolo di questa guida, la nostra attenzione sarà incentrata principalmente su un tipo di prelazione che prende il nome di prelazione agraria, scopriamo di cosa si tratta.
La prelazione agraria è un diritto previsto dal diritto italiano che ha lo scopo di proteggere la superficie agricola e di preservare l’incremento delle terre destinate all’agricoltura. Questo diritto è riconosciuto ai proprietari di terreni agricoli che, in caso di vendita di un altro terreno agricolo vicino al loro, hanno la priorità nell’acquisto rispetto a terzi estranei.
La prelazione agraria nasce con l’obiettivo di ostacolare la frammentazione delle terre agricole per far sì che queste siano destinate all’uso agricolo, preservando così la qualità delle produzioni e la salvaguardia delle risorse naturali. Inoltre, questo diritto contribuisce alla stabilità dei proprietari di terreni agricoli, impedendo che questi ultimi vengano costantemente soggetti a cambiamenti di vicinato che possono influire negativamente sulle loro attività.
Per esercitare il diritto di prelazione, il proprietario interessato deve farne richiesta al venditore del terreno entro un termine stabilito dalla legge. Il prezzo che il proprietario deve pagare per l’acquisto del terreno è determinato in base al valore di mercato, che viene stabilito da un perito incaricato dalle parti.
L’accordo di prelazione è un contratto che viene stipulato per iscritto tra il proprietario del terreno che esercita il diritto di prelazione e il venditore del terreno che viene messo in vendita.
Contestualmente viene registrato presso il competente ufficio del registro delle imprese, per garantirne la validità e la tracciabilità.
Il contenuto dell’accordo di prelazione può variare in base alle esigenze specifiche delle parti coinvolte, ma in genere comprende elementi come le generalità delle parti coinvolte e l’indicazione del terreno che viene venduto; il prezzo di vendita del terreno; la definizione del termine entro il quale il proprietario che esercita il diritto di prelazione deve esprimere l’intenzione di acquistare il terreno; le condizioni per la validità dell’accordo; la modalità di pagamento.
Un aspetto però molto importante da chiarire è che il diritto di prelazione è un diritto appunto, una facoltà, dunque non un obbligo e pertanto il soggetto titolare del diritto può liberamente decidere di non avvalersene e non acquistare il bene o il fondo.
La rinuncia al diritto di prelazione può essere espressa o implicita. Nel primo caso, il proprietario sottoscrive un documento in cui esplicitamente rinuncia al suo diritto di prelazione.
Nel secondo caso, invece, la rinuncia può essere implicita nel momento in cui il proprietario semplicemente non procede all’acquisto entro un dato termine in cui il diritto decade.
Tuttavia, è importante far notare al lettore che la rinuncia al diritto di prelazione è irrevocabile e vincolante per chi l’ha esercitata. Per questo motivo, è fondamentale che i proprietari che desiderano rinunciare al loro diritto di prelazione agraria siano certi della loro decisione e che comprendano le conseguenze legali e finanziarie della loro scelta.
Per fare in modo che la rinuncia sia valida, occorre che vengano rispettati alcuni passaggi. Per farla breve, è valida la volontà di colui che abbia avuto modo di conoscere e consultare a fondo le condizioni di vendita e che abbia avuto la possibilità, dunque, di consultare un quadro chiaro e preciso per decidere in maniera informata.
Sono queste le ragioni per cui non si può rinunciare al diritto di prelazione agraria prima di aver ricevuto l’avviso di vendita e prima di aver preso visione delle condizioni.
Sempre per quanto concerne gli obblighi, il soggetto che intende vendere il fondo ha invece l’obbligo e non la mera facoltà di comunicare detta decisione a chi ha il diritto di prelazione, è dunque obbligato dalla legge a farlo.
E la mancata comunicazione inoltre non è priva di conseguenze, vediamo di quali si tratta.
Fondamentalmente, se manca la comunicazione al prelazionario, il fondo viene ceduto a terzi e il concedente è inadempiente, resta valido il contratto ma il prelazionario ha il diritto di ricevere un risarcimento danni.
Infine, per quanto riguarda l’aspetto proprio più pratico, scrivere una lettera di rinuncia al diritto di prelazione agraria non è affatto difficile, vediamo come fare.
Innanzitutto è necessaria la forma scritta, non è infatti possibile limitarsi ad una comunicazione verbale della propria volontà. Insomma, ciò che si deve fare è inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al proprietario del fondo.
La lettera dev’essere chiara e concisa, deve contenere i propri dati, quelli del proprietario del fondo ed i riferimenti del fondo in questione.
Un consiglio è quello di scrivere l’oggetto in maniera breve e chiara, ad esempio con la dicitura rinuncia al diritto di prelazione.
La lettera si apre con i saluti, i dati che abbiamo enunciato ed in particolare con i dettagli sul terreno in questione, come l’indirizzo e i dati catastali.
Infine non resta che firmare la lettera con il proprio nome e cognome e, se possibile, allegare una copia della propria carta d’identità.
Fac Simile Lettera di Rinuncia alla Prelazione Agraria
In questa sezione è possibile trovare un modello di lettera di rinuncia alla prelazione agraria editabile e compilabile da scaricare e stampare. Il fac simile lettera di rinuncia alla prelazione agraria presente è messo a disposizione in formato DOC, questo significa che il modulo può essere aperto e modificato utilizzando Word, per compilare la lettera inserendo i dati mancanti come spiegato in precedenza.
Trattandosi di un fac simile editabile, la lettera di rinuncia alla prelazione agraria può poi essere convertita in PDF, se necessario.