In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera di contestazione inadempimento contrattuale e proponiamo un fac simile lettera di contestazione inadempimento contrattuale da utilizzare come esempio.
Il modello editabile può essere scaricato sul proprio computer e compilato inserendo le informazioni mancanti nel modo spiegato all’interno della guida.
Indice
Come Scrivere una Lettera di Contestazione Inadempimento Contrattuale
Al centro di ogni transazione sta la conclusione di un contratto, che si configura come un’intesa vincolante orientata all’esecuzione di una specifica prestazione, consentita e non proibita dalla legge. Un contratto si basa su un consenso reciproco su un’attività specifica, che può consistere nell’offrire qualcosa, compiere un’azione o astenersi dal fare qualcosa, sempre che tale attività sia concretamente realizzabile e mirata a conseguire un obiettivo lecito.
Per esemplificazione, consideriamo la situazione in cui si affida un’automobile a un meccanico per la riparazione: il contratto si perfeziona nel momento in cui il meccanico si impegna a eseguire il lavoro e il cliente accetta il preventivo proposto, indipendentemente dalla sottoscrizione di un documento formale.
L’inadempimento contrattuale emerge come un punto critico in seguito alla formalizzazione del contratto, sia esso espressamente documentato o concordato verbalmente. Tale inadempimento si verifica quando una delle parti non adempie alle proprie obbligazioni, o le adempie solo in parte. Facendo riferimento all’esempio precedente, se il meccanico non procede con la riparazione di frizione e cambio come convenuto, si è di fronte a un inadempimento totale; se invece ripara solamente la frizione, si verifica un inadempimento parziale.
L’inadempimento può manifestarsi anche attraverso un ritardo tale da rendere la prestazione convenuta inutile per l’altra parte, come nel caso di un servizio di catering consegnato troppo tardi rispetto all’orario concordato, che compromette l’evento del cliente. Però, è importante distinguere le situazioni in cui l’inadempimento non è imputabile a negligenza, come nel caso di un ritardo dovuto a circostanze impreviste e non controllabili, che esclude la responsabilità della parte inadempiente.
In quest’ultimo scenario, in assenza di accordi specifici per tali eventualità, il contratto può essere considerato come mai esistito, liberando entrambe le parti da ulteriori obbligazioni e prevedendo la restituzione di eventuali acconti ricevuti per l’esecuzione del contratto.
L’inadempimento contrattuale si configura, quindi, come un elemento contestabile solo quando sono presenti due fattori determinanti: l’esistenza di un contratto e la mancata esecuzione degli obblighi in esso stipulati.
La distinzione tra inadempimento contrattuale e la consegna di una prestazione affetta da difetti o vizi è un aspetto fondamentale del diritto contrattuale che merita un’analisi approfondita. L’inadempimento, sia totale che parziale, non si verifica nel caso in cui la parte contraente esegua integralmente quanto pattuito, ma lo esegua in maniera difettosa. Per esemplificare, se un meccanico si impegna a riparare la frizione e il cambio di un veicolo e completa il lavoro come convenuto, ma dopo breve tempo il cambio presenta nuovamente malfunzionamenti a causa di un errore nell’installazione del pezzo di ricambio, non siamo di fronte a un caso di inadempimento.
Analogamente, se si acquista un prodotto che, nonostante venga consegnato tempestivamente e accompagnato dalla dovuta garanzia, smette di funzionare dopo un breve periodo, il venditore non è considerato inadempiente. In questa circostanza, la responsabilità del venditore non riguarda l’inadempimento dell’accordo ma piuttosto l’obbligazione di onorare la garanzia legale, a patto che il consumatore segnali il difetto nei tempi previsti dalla legge.
Pertanto, l’inadempimento si configura quando una delle parti non riesce a completare la propria prestazione come stabilito nel contratto entro un termine utile, mentre la consegna di una prestazione realizzata nei tempi ma affetta da vizi o difetti non costituisce inadempimento. In quest’ultimo scenario, qualora i difetti siano evidenti immediatamente, è possibile rifiutare la prestazione. Diversamente, se i difetti emergono solo successivamente all’uso, l’acquirente ha il diritto di attivare la garanzia, rispettando i termini legali per la segnalazione.
La differenza tra le due situazioni ha notevoli implicazioni legali: nel caso di inadempimento, il termine per esercitare i propri diritti è generalmente di dieci anni, offrendo quindi un ampio lasso di tempo per avanzare le proprie pretese. Al contrario, nel caso di prestazione viziata, il periodo entro cui è possibile agire è significativamente più breve e comporta l’obbligo di denunciare i vizi entro un termine che può variare a seconda del tipo di contratto, spesso compreso tra gli otto e i sessanta giorni. Questa distinzione sottolinea l’importanza di una pronta reazione da parte del consumatore di fronte alla scoperta di difetti o vizi, al fine di salvaguardare i propri diritti nel contesto di un acquisto.
Quando si verifica un’inadempimento contrattuale, la legge offre diverse possibilità per affrontare la situazione e tutelare i propri diritti. Si può richiedere l’esatto adempimento delle obbligazioni previste dal contratto, oppure procedere alla risoluzione dello stesso, ottenendo in entrambi i casi il risarcimento per eventuali danni subiti. Per avviare queste azioni non è sempre necessario l’intervento giudiziario; esistono strumenti pregiudiziali come la lettera di contestazione e la diffida ad adempiere.
La lettera di contestazione ha lo scopo di sollecitare l’altra parte a compiere quanto pattuito nel contratto, evidenziando l’inadempimento e invitando a rimediare. La diffida ad adempiere, che rappresenta una forma più specifica di contestazione, oltre a sollecitare l’adempimento, stabilisce le condizioni per la possibile risoluzione del contratto, qualora l’inadempimento persista e sia di particolare gravità.
Nel caso in cui si scelga di richiedere l’esatto adempimento e l’inadempiente continui a non rispettare gli obblighi contrattuali, è possibile ricorrere all’autorità giudiziaria per ottenere
-La consegna forzata di ciò che è dovuto, nel caso di obblighi di dare
-L’esecuzione specifica dell’obbligo a spese dell’inadempiente, per le prestazioni di fare
-La rimozione o distruzione di quanto realizzato in violazione di un obbligo di non fare.
Scegliere la risoluzione del contratto implica accettare la cessazione degli obblighi reciproci, con la conseguenza che ciò che è stato scambiato durante l’esecuzione del contratto deve essere restituito. Questo include, ad esempio, acconti versati o materie prime consegnate. Però, per i contratti a esecuzione continuativa o periodica, le prestazioni già erogate rimangono valide e soggette a pagamento. La risoluzione del contratto si rende applicabile in presenza di un inadempimento valutato come grave, la cui gravità è determinata in base al contesto specifico del contratto e agli interessi delle parti coinvolte.
Per redigere efficacemente una lettera di contestazione o messa in mora in seguito a un inadempimento contrattuale, è importante articolare il documento in modo che rispecchi chiaramente le tue richieste e le tue intenzioni, senza trascurare i dettagli cruciali che consentiranno all’altra parte di comprendere appieno la situazione. Questa lettera serve come un tentativo di risoluzione alternativa prima di procedere legalmente, offrendo all’altra parte l’opportunità di adempiere ai propri obblighi contrattuali.
Inizialmente, la lettera deve introdurre chiaramente chi sei, stabilendo una connessione diretta con il contratto in questione. Questo significa fornire informazioni specifiche su di te o sulla persona che ha stipulato il contratto, come nome completo o denominazione dell’ente. Successivamente, è essenziale includere dettagli identificativi del contratto, quali il numero del contratto, il numero cliente (se applicabile), la data e il luogo di stipula, oltre alla descrizione delle modalità con cui l’accordo è stato raggiunto e la tipologia di contratto in oggetto.
Dopo aver stabilito queste premesse, la lettera deve dettagliare la natura dell’inadempimento, descrivendo le specifiche mancanze o le carenze nell’esecuzione del contratto da parte dell’altra parte. È importante sottolineare che, in questa fase, non è richiesto di fornire prove del mancato adempimento, ma soltanto di descriverlo accuratamente.
A seguire, dovrai formulare una chiara richiesta di adempimento da parte dell’altra parte, potenzialmente indicando un termine ragionevole entro il quale l’adempimento è atteso o proponendo una data per concordare l’esecuzione dell’obbligazione contrattuale.
Nel caso in cui l’inadempimento abbia causato un danno, è opportuno includere anche una richiesta di risarcimento. Anche in questo caso, non è necessario dimostrare il danno in dettaglio nella lettera, ma è sufficiente affermare l’esistenza di un pregiudizio e la volontà di richiederne il risarcimento.
Infine, è fondamentale informare l’altra parte che, in assenza di un soddisfacente adempimento delle obbligazioni contrattuali entro il termine assegnato, si procederà con azioni legali per la tutela dei propri diritti. Chiudere la lettera con la data e la tua firma personale sottolinea l’ufficialità della comunicazione e la tua determinazione a perseguire le tue pretese.
La tempistica per l’invio di una lettera di contestazione in cui si segnala un inadempimento e si richiede l’adempimento è determinata in base alla natura del contratto e alle specifiche disposizioni legali applicabili. La regola generale stabilisce che tale comunicazione dovrebbe essere effettuata entro un periodo massimo di dieci anni dall’occorrenza dell’inadempimento, periodo che consente una certa flessibilità nell’azione. Tuttavia, la legge prevede termini più ristretti per determinate categorie di contratti, tra cui
-Cinque anni per i contratti di lavoro e di locazione
-Tre anni per le prestazioni erogate da professionisti intellettuali
-Un anno per i contratti di assicurazione, di trasporto, di spedizione, di mediazione e per la vendita al dettaglio relativamente al prezzo delle merci vendute;
-Sei mesi per i contratti di albergo.
Per quanto riguarda la modalità di invio della lettera di contestazione, sebbene la legge non imponga un metodo specifico oltre alla forma scritta, è vivamente consigliato optare per un mezzo che garantisca la prova della consegna e della data di ricevimento. In questo senso, la raccomandata si rivela uno strumento efficace, fornendo una documentazione tangibile del recapito. Alternativamente, qualora sia stato specificato nel contratto, è possibile utilizzare la posta elettronica certificata (PEC), che offre vantaggi simili in termini di certezza della trasmissione e della ricezione, con il valore aggiunto della rapidità e dell’immediatezza della comunicazione digitale.
L’adozione di queste pratiche non solo assicura l’ufficialità e la tracciabilità della comunicazione ma anche rafforza la posizione del mittente nel contesto di una potenziale disputa legale, garantendo che tutti i passi intrapresi siano adeguatamente documentati e verificabili.
Modello di Lettera di Contestazione Inadempimento Contrattuale
In questa sezione è possibile trovare un modello di lettera di contestazione inadempimento contrattuale editabile e compilabile da scaricare e stampare. Il fac simile lettera di contestazione inadempimento contrattuale presente è messo a disposizione in formato DOC, questo significa che il modulo può essere aperto e modificato utilizzando Word, per compilare la lettera inserendo i dati mancanti come spiegato in precedenza.
Trattandosi di un fac simile editabile, la lettera di contestazione inadempimento contrattuale può poi essere convertita in PDF, se necessario.