In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera richiesta risarcimento danni al CAF e proponiamo un fac simile lettera richiesta risarcimento danni al CAF da utilizzare come esempio.
Il modello editabile può essere scaricato sul proprio computer e compilato inserendo le informazioni mancanti nel modo spiegato all’interno della guida.
Indice
Come Scrivere una Lettera di Richiesta Risarcimento Danni al CAF
La normativa vigente che sovrintende l’operato dei patronati e dei Centri di Assistenza Fiscale (Caf) non specifica esplicitamente le modalità di attribuzione della responsabilità a questi enti per gli errori commessi dai loro operatori durante l’esecuzione dei mandati ricevuti.
Nonostante questo, l’articolo 1176 del Codice Civile impone ai Caf l’obbligo di agire con una diligenza di livello professionale nell’ambito delle loro competenze. Questo requisito implica che, nell’assolvere ai compiti affidati dai cittadini, i Caf devono dimostrare una particolare attenzione e scrupolosità, qualificandosi come “professionisti esperti” nelle aree tematiche di loro pertinenza e nei servizi forniti alla popolazione.
In virtù di questa disposizione, qualora un Caf non rispetti l’obbligo di diligenza professionale nella gestione degli incarichi, i cittadini hanno il diritto di richiedere un risarcimento per i danni subiti a causa dell’azione o dell’omissione dell’ente. Ciò è valido anche nel caso in cui il servizio prestato dal Caf sia offerto a titolo gratuito, assicurando così una tutela ai cittadini nei confronti di eventuali disguidi o negligenze.
La responsabilità che grava sui Centri di Assistenza Fiscale (Caf) assume natura contrattuale a seguito dell’accettazione del mandato conferitogli da un cittadino. Da questo momento, il Caf si impegna a gestire e portare a termine l’attività affidatagli, assumendosi la responsabilità per il corretto svolgimento della stessa, a meno che eventuali errori non siano attribuibili a cause che sfuggono alla sua sfera di competenza e controllo.
Per illustrare, si consideri la situazione in cui un cittadino manchi di fornire al Caf informazioni o documenti essenziali per la corretta esecuzione del mandato e per il successo dell’operazione affidata. In circostanze simili, per sottrarsi all’obbligo di risarcire eventuali danni derivanti da errori nell’esecuzione del mandato, il Caf deve essere in grado di dimostrare che l’errore sia imputabile a cause esterne non gestibili direttamente da esso e che ogni possibile misura precauzionale, coerente con un approccio di diligenza professionale, sia stata adottata senza successo.
Dall’altra parte, il cittadino, per avanzare una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Caf, è tenuto a dimostrare l’esistenza di un rapporto contrattuale con il centro tramite il mandato conferito e a documentare l’inadempimento o l’esecuzione non conforme da parte del Caf delle attività concordate. Questo processo si traduce nella necessità per il cittadino di presentare in giudizio le prove del mandato affidato al Caf e di evidenziare la mancanza o l’inadeguatezza nell’esecuzione del servizio, invocando così il diritto al risarcimento del danno subito.
Se ti trovi davanti a un errore commesso dal Caf che riconosci essere frutto della negligenza dell’operatore incaricato della tua pratica, hai il diritto di richiedere un risarcimento per il danno che hai subito. Per avviare questo processo, è consigliabile redigere, con il supporto di un legale, una lettera di diffida indirizzata al Caf. Questa lettera, che dovrebbe essere inviata tramite raccomandata o posta elettronica certificata (PEC), serve a formalizzare la tua richiesta di essere indennizzato per le perdite subite a causa dell’errore.
Va notato che i Caf sono generalmente obbligati a sottoscrivere un’assicurazione per coprire proprio questo tipo di rischi legati alla loro attività. Ciò implica che, di fronte a una richiesta di risarcimento, il Caf potrebbe essere predisposto a negoziare una soluzione amichevole al fine di evitare contenziosi.
Qualora il Caf dovesse rifiutare di concedere il risarcimento richiesto, o rispondere negativamente negando ogni responsabilità, l’unico percorso rimasto è quello di ricorrere alla via giudiziale. A seconda dell’importo del danno, la competenza per la causa ricade sul Giudice di Pace per danni fino a 5.000 euro, mentre per importi superiori la questione dovrà essere affrontata in tribunale.
Prima di intraprendere azioni legali, specialmente in casi dove il risarcimento richiesto supera i 5.000 euro, è importante valutare attentamente i costi e i rischi associati al processo giudiziario. Questa valutazione dovrebbe tener conto della capacità di dimostrare, in maniera incontrovertibile, che hai fornito al Caf tutte le informazioni e i documenti necessari per eseguire correttamente il mandato affidatogli. Solo con questa certezza sarà possibile procedere con fiducia nella causa, assicurandoti che l’azione legale intrapresa sia proporzionata e giustificata rispetto al danno subito.
Nella lettera di richiesta di risarcimento danni al CAF, è essenziale includere informazioni chiare e dettagliate che delineino le circostanze del caso e giustifichino la richiesta. In primo luogo, è importante specificare la data esatta in cui ti sei rivolto al CAF per affidare la gestione della pratica fiscale, descrivendo in modo preciso la natura dell’incarico (ad esempio, la compilazione del modello 730, la richiesta del modello ISEE, ecc.).
Successivamente, bisogna evidenziare la mancanza di diligenza professionale, citando l’articolo 1176 del Codice Civile, e descrivere specificamente gli errori o le irregolarità commesse a causa della superficialità o negligenza degli operatori del CAF nell’esecuzione del mandato conferito. Questa sezione dovrebbe dettagliare in modo esplicito ogni errore riscontrato, come omissioni nella dichiarazione di oneri deducibili e detraibili, la mancata presentazione del 730 nei termini previsti, o errori nella redazione dell’ISEE.
È fondamentale dichiarare la responsabilità del CAF per i danni subiti a seguito di tali errori e irregolarità, invitando formalmente l’ente a risarcire il danno entro un termine definito di 15 giorni dalla ricezione della lettera. La richiesta di risarcimento deve includere l’importo esatto richiesto, con una spiegazione dettagliata su come tale cifra sia stata calcolata, basata sui danni effettivamente subiti.
La lettera dovrebbe anche esprimere la tua disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti o informazioni aggiuntive che potrebbero essere necessarie per risolvere la questione. Conclude infine con un avviso che, in assenza di un risarcimento soddisfacente entro il termine stabilito, sarai costretto a intraprendere le azioni legali più opportune per tutelare i tuoi diritti.
Modello di Lettera Richiesta Risarcimento Danni al CAF
In questa sezione è possibile trovare un modello di lettera richiesta risarcimento danni al CAF editabile e compilabile da scaricare e stampare. Il fac simile lettera richiesta risarcimento danni al CAF presente è messo a disposizione in formato DOC, questo significa che il modulo può essere aperto e modificato utilizzando Word, per compilare la lettera inserendo i dati mancanti come spiegato in precedenza.
Trattandosi di un fac simile editabile, la lettera richiesta risarcimento danni al CAF può poi essere convertita in PDF, se necessario.