In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera di prescrizione bolletta e proponiamo un fac simile di lettera di prescrizione bolletta da utilizzare come esempio.
Il modello editabile può essere scaricato sul proprio computer e compilato inserendo le informazioni mancanti nel modo spiegato all’interno della guida.
Indice
Come Scrivere Lettera di Prescrizione Bolletta
Risulta essere qualcosa che può accadere a tutti, magari avete appena traslocato in una nuova abitazione e vi siete dimenticati di pagare una vecchia bolletta oppure una determinata utenza della seconda casa risulta insoluta.
Non è poi da escludere anche lo scenario in cui si è proceduto al pagamento della bolletta, però per qualche motivo vi è arrivata una richiesta di pagamento che giustamente non volete corrispondere per la seconda volta.
Sicuramente procedimenti come un’ingiunzione o ancora peggio un pignoramento sarebbero da evitare, fortunatamente esistono delle metodologie che è possibile seguire per fare luce sulla faccenda e risolverla per il meglio.
Il punto da cui partire è proprio quello rivolto ad accertarsi dell’eventuale prescrizione di una bolletta.
Iniziamo dalle basi e vediamo cosa si intende per prescrizione.
Diciamo immediatamente che si tratta di un termine giuridico utilizzato per indicare la perdita da parte di un titolare di un diritto quando questo non viene esercitato per il tempo determinato dalla legge. L’articolo che disciplina la prescrizione è il 2934 del Codice Civile.
Applicando il tutto alle bollette, se trascorre un determinato periodo di tempo senza che un utente abbia ricevuto alcuna comunicazione, il fornitore non potrà richiedere il pagamento, di una bolletta.
Questo significa che una bolletta caduta in prescrizione non potrà assolutamente causarvi danni o problemi, perché così semplicemente stabilisce la legge.
Prima di procedere trattando ulteriori argomenti, è importante andare a sviscerare una questione di notevole rilevanza su cui c’è ancora molta confusione al riguardo, cioè quella relativa alla differenza tra prescrizione e decadenza della bolletta.
Cominciamo con il dire che entrambi i termini fanno riferimento al trascorrere del tempo in relazione all’estinzione di un determinato diritto da parte del titolare, tuttavia sono due situazioni distinte tra di loro.
La prescrizione, come detto, indica l’impossibilità da parte di un titolare di potere esercitare il proprio diritto perchè sono scaduti i termini.
La decadenza, invece, fa riferimento all’impossibilità da parte del titolare di potersi avvalere di un proprio diritto a causa del mancato esercizio di un termine perentorio.
Detto questo, è certamente interessante soprattutto ai fini pratici capire quali siano le tempistiche oltre le quali scatti effettivamente la prescrizione.
Bisogna subito precisare che non tutte le bollette seguono gli stessi termini.
Le bollette di gas, luce e acqua, infatti, cadono in prescrizione dopo due annualità calcolate dalla data esatta in cui si sarebbe dovuti intervenire con il relativo pagamento. Si tratta di una recente modifica passa grazie alla Legge di Bilancio del 2018.
Discorso differente per tutte le restanti bollette, comprese quelle telefoniche, che vanno in prescrizione dopo 5 anni dall’ultima data utile per effettuare il pagamento.
Questa data può essere individuata dando un’occhiata alla voce Scadenza bolletta.
Per fornirvi un quadro generale il più chiaro ed esaustivo possibile, andremo ora a esaminare singolarmente le varie bollette.
-Bolletta Enel della luce
Come detto, la prescrizione relativa alle bollette della luce necessita di 2 anni.
Vediamo cosa accade nel caso in cui la società che fornisce l’energia elettrica per potere determinare i vari conguagli effettui la lettura dei contatori con ritardo. Una richiesta di pagamento recapitata all’utente per il conguaglio dopo il periodo di 2 anni non può in interferire con la procedura di prescrizione.
A fare fede sarà comunque la tempistica dei due anni, quindi da questo punto di vista la tutela sarà massima per il cliente.
-Bolletta del telefono
Per quanto riguarda la bolletta del telefono, questa indipendentemente dal fatto che si riferisca a una linea fissa o a una mobile, sia per la connessione casalinga che per una sim dati, presenta una tempistica di prescrizione di 5 anni.
Sicuramente degna di menzione è la nota che specifica chiaramente come per tutte le compagnie presenti sul mercato la decorrenza prescrittiva sia assolutamente la stessa, ponendo quindi fine a ogni eventuale interpretazione personale.
Notare poi come le bollette telefoniche, anche grazie alla presenza di specifici abbonamenti sia per il fisso che per il mobile, difficilmente possano raggiungere importi tali da giustificare un’eventuale azione legale.
-Bolletta dell’acqua
La prescrizione relativa alla bolletta dell’acqua, esattamente per come avviene per quella della luce, si ha dopo 2 anni.
Inoltre è importante sapere che la relativa richiesta di pagamento può essere inoltrate entro e non oltre il 31 Dicembre della seconda annualità successiva a quando è stato effettivamente impiegato il servizio.
Nel caso in cui abbiate ricevuto un sollecito di pagamento da parte della società fornitrice, occorre immediatamente chiarire come questo possa comportare due scenari differenti in base alla metodologia impiegata.
Nel caso in cui, per esempio, il sollecito sia stato inviato tramite una lettera semplice, questo non avrà valore legale poiché impedisce al creditore, cioè alla società coinvolta, di dimostrare concretamente il suo ricevimento da parte del debitore.
Situazione differente, invece, nel caso in cui il sollecito sia stato spedito tramite raccomandata, solo in questo specifico caso, infatti, la prescrizione può essere interrotta.
Non solo, è essenziale che i solleciti vengano effettivamente spediti all’indirizzo di residenza dell’utente. Se in seguito a un trasloco da parte dell’utente la società continuerà a spedire lettere di sollecito al vecchio indirizzo, queste non avranno valore legale.
Ai fini pratici, un sollecito di pagamento comporta l’interruzione della prescrizione. Questo significa che una bolletta, indipendentemente dalla tempistica necessaria per la sua prescrizione, se 2 o 5 anni, vedrà estendersi di ulteriori 5 anni i termini per essere prescritta al momento stesso della ricezione della lettera di sollecito.
Particolare di fondamentale importanza al riguardo è che a fare fede non è la data di spedizione da parte della società, ma quella di ricevimento da parte dell’utente.
Infine, si ricorda come i solleciti avanzati tramite call center non abbiano valore legale.
Se avete perso la ricevuta di pagamento di una determinata bolletta, sappiate che ai fini della prescrizione la cosa può essere anche molto meno rilevante di quanto non possa sembrare.
Abbiamo visto come da parte del creditore la prescrizione rappresenti la sua impossibilità di avvalersi di un diritto da causa della decorrenza dei termini, ma dal punto di vista del debitore la prescrizione può essere un’arma che può impugnare per evitare di rimanere sotto minaccia di una determinata società proprio perché ormai le tempistiche sono scadute.
Nel caso in cui, quindi, abbiate perso per un errore di distrazione una ricevuta di pagamento, ma nel frattempo i termini di 2 o 5 anni, in base all’utenza coinvolta, siano passati, non avrete più da temere, anche davanti a un’eventuale e insistita richiesta di pagamento vi basterà fare notare come la prescrizione sia già in atto,
La conseguenza è che dopo 2 o 5 anni, in base all’utenza, potrete anche liberarvi di tutte le bollette tenute in casa, sia che l’abbiate effettivamente pagate che no, senza dovere temere un procedimento nei vostri confronti.
Ovviamente la situazione appena illustrata non risulta valida nel caso abbiate ricevuto nel frattempo una lettera d’interruzione della prescrizione.
Nel caso riceviate un sollecito di pagamento riguardante una bolletta effettivamente caduta in prescrizione, da un punto di vista giuridico potete anche non fare nulla.
La vostra situazione, infatti, risulterà già essere perfettamente congrua alle attuali normative vigenti proprio grazie alla decorrenza dei termini previsti, per cui ogni eventuale minaccia, diffida o comportamento volto a ottenere un pagamento ingiusto sarà del tutto inutile sia nell’immediato che in futuro.
Ovviamente, però, ricevere a cadenza periodica lettere, notifiche, telefonate da parte di call center societari e quant’altro può non essere così piacevole.In questi casi si può procedere per intimare alla società di interrompere ogni eventuale comunicazione mediante una raccomandata.
Nell raccomandata dovranno essere inseriti
-I dati relativi all’intestatario dell’utenza, compresi di nominativo e codice PDR o POD
-Le motivazioni del reclamo
-Una copia della documentazione d’identità dell’intestatario
-Il sollecito ricevuto
-La ricevuta di pagamento, quest’ultima però non rientra tra quelle discriminanti necessariamente richieste, può anche non essere presente
Nel caso in cui, nonostante la raccomandata inviata, la società fornitrice continui a tempestarvi di comunicazioni, notifiche e quant’altro, è bene essere consapevoli di alcuni piccoli ma fondamentali aspetti.
Se pensate che il tutto possa risolversi in una disputa di natura legale davanti a un tribunale, potete stare abbastanza tranquilli, questo scenario non si presenterà nel 99.9% dei casi.
Semplicemente perché tra i costi di avvio di un eventuale procedimento, l’assunzione di un legale e la raccolta della documentazione richiesta, il tutto avrebbe un costo enormemente superiore a quelli di una comune bolletta, quindi è da escludersi.
Tuttavia potrebbero esserci società non intenzionate a mollare l’osso, anche se consapevoli dell’impossibilità di procedere legalmente per ottenere un pagamento a cui comunque non hanno più diritto.
Queste potrebbero ricorrere all’intervento di call center terzi di recupero crediti, i quali, però, indipendentemente da quanto possano affermare, non hanno alcuna libertà di agire in tal senso e il loro utilizzo è atto solamente a mettere in moto un processo di pressione psicologica sull’utente.
Infine, anche nella remota ipotesi in cui la società possa effettivamente avanzare dei procedimenti legali, vi basterà far notare l’avvenuta prescrizione della bolletta e non avrete alcun problema di sorta.
Una bolletta effettivamente caduta in prescrizione vi pone nel massimo della tutela legale e al riparo da ogni tentativo di rivalsa possibile.
Nel caso abbiate pagato una bolletta con qualche giorno di ritardo potete stare pure tranquilli, nessuna sanzione al riguardo vi verrà mai commissionata.
Molto più semplicemente la società fornitrice dell’utenza si limiterà a chiedervi degli interessi quantificabili con un importo variabile in base ai giorni trascorsi.
Bisogna immediatamente chiarire come l’invio di un atto di citazione sia ormai una pratica caduta in disuso e in quanto è abbastanza raro che possa verificarsi, nel caso in cui si verifichi, il consiglio migliore è quello di rivolgersi al proprio legale di fiducia e stabilire di comune accordo il comportamento da seguire.
Già in passato il Garante della Concorrenza e del Mercato aveva richiamato all’ordine e sanzionato quelle società fornitrici che erano solite fare ricorso a questo stratagemma, poiché il suo scopo era solamente quello di esercitare pressione psicologica sull’utente obbligandolo quasi a pagare.
Nel caso abbiate ricevuto un decreto ingiuntivo, invece, gli scenari in ballo sono nettamente differenti.
Questo, infatti, diventa ufficialmente esecutivo dopo 40 giorni dalla sua ricezione e consente la società di avviare un pignoramento al fronte del quale dovrete necessariamente rivolgervi a un legale per concordare una strategia difensiva efficace che si basi sulla prescrizione della bolletta.
Nel caso di un procedimento legale conseguente alla ricezione di una citazione o di un atto ingiuntivo, è bene chiarire come sia fondamentale rivolgersi a un legale per appianare la propria posizione.
Questo perché in assenza di un’obiezione da parte del debitore, il giudice si troverà impossibilitato a stabilire la veridicità o meno della prescrizione.
Esempio Lettera di Prescrizione Bolletta
Proponiamo di seguito un esempio di lettera di prescrizione bolletta, utile per chi desidera scrivere questo tipo di comunicazione.
Oggetto: prescrizione fattura n. …………… del …………..
Il sottoscritto …………………
Nato/a a ………………… il ../../…………. Codice fiscale ………………… titolare del contratto di fornitura di ………….. Numero ……………….
ECCEPISCE
alla Società ………………… , l’avvenuta prescrizione biennale della fattura n. ………. del ……….. come da Legge 160/2019, Legge 205/2017 e delibera ARERA n. 97/2018
Per quanto sopra, con la presente
INVIA FORMALE DIFFIDA
a provvedere, entro il termine di 10 giorni dal ricevimento della presente, all’annullamento della fattura stante la compiuta prescrizione biennale.
Distinti saluti.
Firma …………………………………..
Fac Simile Lettera Prescrizione Bolletta
In questa sezione è possibile trovare un modello di lettera di prescrizione bolletta editabile e compilabile da scaricare e stampare. Il fac simile lettera di prescrizione bolletta presente è messo a disposizione in formato DOC, questo significa che il modulo può essere aperto e modificato utilizzando Word, per compilare la lettera inserendo i dati mancanti come spiegato in precedenza.
Trattandosi di un fac simile editabile, la lettera di prescrizione bolletta può poi essere convertita in PDF, se necessario.