In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera restituzione somme indebitamente e proponiamo un fac simile di lettera restituzione somme indebitamente percepite da utilizzare come esempio.
Il modello editabile può essere scaricato sul proprio computer e compilato inserendo le informazioni mancanti nel modo spiegato all’interno della guida.
Indice
Come Scrivere una Lettera Restituzione Somme Indebitamente Percepite
Quando si è tenuti a restituire somme indebitamente percepite, per esempio per un errore di calcolo degli stipendi, un doppio pagamento del cliente, una prestazione pensionistica non spettante o un bonifico inviato per sbaglio, la forma scritta assume un valore probatorio decisivo. Nel nostro ordinamento l’obbligazione di restituzione trova il proprio fondamento nell’articolo 2033 del codice civile: «Chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato». La lettera con cui si offre la ripetizione dell’indebito non è soltanto un atto di corretta educazione commerciale o istituzionale, ma è soprattutto una dichiarazione ricognitiva che interrompe il decorso della prescrizione decennale e che, se ben strutturata, può scongiurare l’instaurazione di un’azione giudiziaria per arricchimento senza causa.
Il mittente deve innanzitutto identificare con precisione il rapporto giuridico da cui sono scaturiti i pagamenti, richiamando il contratto, la busta paga, la determinazione amministrativa o la fattura in cui si è palesato l’errore. È utile indicare la causale originaria, la data di esecuzione dell’accredito e gli estremi oggettivi che rendono chiaro il carattere di indebito, magari allegando estratti conto, note di addebito o simulazioni contabili. In tal modo il destinatario potrà collegare agevolmente la somma in restituzione al proprio bilancio e, se ente pubblico, potrà imputare l’entrata al capitolo corretto, evitando rigetti per carenza di riferimenti documentali.
Il corpo della missiva deve esporre la volontà di adempiere in maniera incondizionata, menzionando l’importo netto da restituire e specificando se lo stesso sia stato già maggiorato di eventuali interessi legali decorrenti dalla data dell’indebito pagamento. Poiché l’articolo 2033 riconosce al solvens anche la ripetizione degli interessi, è opportuno inserire la dicitura «l’importo comprende interessi al tasso legale fino alla data odierna» o, se si preferisce evitare ulteriori calcoli, dichiarare che «l’importo non comprende interessi legali che, se da voi richiesti, provvederemo a corrispondere con successivo bonifico».
Un passaggio nevralgico è la scelta della modalità di restituzione. Il metodo più trasparente resta il bonifico bancario, poiché produce una traccia verificabile ai fini dell’antiriciclaggio e consente di indicare nella causale la dicitura “restituzione indebito ex art. 2033 c.c. – rif. fatt. n. ___ / busta paga ___”. Laddove si restituiscano somme a un ente pubblico, bisogna chiedere le coordinate di Tesoreria oppure il codice IBAN dedicato alla ripetizione dell’indebito, tenendo conto che alcune amministrazioni esigono il modello F24 Elide o l’avviso PagoPA. La lettera può pertanto concludersi con la formula: «Qualora preferiate un mezzo diverso dal bonifico, vi preghiamo di indicarne le coordinate entro il termine di ___ giorni».
Sul piano sostanziale, la dichiarazione di restituzione può includere la richiesta di quietanza liberatoria, così da estinguere ogni possibile contestazione residua. È sufficiente specificare che «con il presente pagamento il sottoscritto ritiene di aver estinto integralmente l’obbligazione di ripetizione e resta in attesa di vostra ricevuta di saldo». Ciò vale in particolare se l’indebito deriva da rapporti di lavoro, per i quali l’intervenuto pagamento può incidere sui conteggi contributivi e sulla certificazione unica. Nelle ipotesi di doppia fatturazione tra imprese è consigliabile coordinare la restituzione con l’emissione di nota di credito da parte del creditore, in modo da validare fiscalmente l’operazione ed evitare duplicazioni di IVA.
La data e la sottoscrizione non possono mancare; la lettera va inviata con mezzo che dia certezza giuridica o, per i dipendenti, consegna a mano con firma per ricevuta dell’ufficio HR, così da potere dimostrare in futuro l’avvenuta offerta reale o la remissione di debito nel caso in cui l’altra parte rifiutasse il rimborso. In alcune prassi bancarie o INPS la restituzione viene accompagnata da un formulario precompilato: in tal caso la lettera di accompagnamento manterrà una funzione di cortesia, mentre l’efficacia giuridica sarà ancorata al modulo istituzionale.
Redigere con attenzione la comunicazione di restituzione delle somme indebitamente percepite non è quindi un mero atto di buona fede; significa prevenire interessi di mora, contestazioni, azioni legali e perfino il rischio di rilievi fiscali legati al mancato storno di ricavi non spettanti. Per questo motivo è essenziale dedicare alla lettera la stessa attenzione riservata a un qualsiasi atto di difesa: individuare i fatti, qualificare giuridicamente l’indebito, proporre la ripetizione con mezzi tracciabili e pretenderne la quietanza definitiva.
Esempio di Lettera Restituzione Somme Indebitamente Percepite
MODELLO 1 – RESTITUZIONE DI BONIFICO RICEVUTO PER ERRORE (GENERICAMENTE TRA PRIVATI)
Oggetto : restituzione somme indebitamente percepite – art. 2033 c.c.
Spett.le Sig./Sig.ra ________________________________________
Via __________________________________ CAP _______ Città __________________
Il/La sottoscritto/a ________________________________, nato/a a __________________ il ________________________, residente in ____________, codice fiscale ______________________, comunica di aver ricevuto sul proprio conto corrente IBAN _________________________________ in data ______________ l’importo di € __________ (causale del bonifico «»).
Accertata la natura di pagamento non dovuto, dichiaro la mia volontà di restituire integralmente la somma sopra indicata. Il riaccredito avverrà tramite bonifico sul Vostro conto IBAN __________________________________________ entro e non oltre __ giorni dal ricevimento della presente. L’importo include gli interessi legali maturati sino alla data odierna; qualora riteniate spettanti ulteriori interessi, Vi prego di segnalarne l’ammontare.
Con il versamento verrà estinto ogni rapporto debitorio derivante dall’indebito. Resto in attesa di quietanza liberatoria.
Cordiali saluti.
Luogo _____________________, data ______________
(Firma)
MODELLO 2 – RESTITUZIONE DI SOMME PAGA/INDEMNITÀ NON DOVUTE A DIPENDENTE
Oggetto : restituzione importi corrisposti in eccedenza – busta paga __________
Alla cortese attenzione dell’Ufficio Paghe
Società ____________________________________________
Il/La sottoscritto/a ________________________________ (matricola ____), con riferimento alla busta paga del mese di ________________ 20, prende atto dell’accredito a proprio favore di € __________ in eccedenza rispetto alle spettanze dovute, causato da ___________________________________________.
In ottemperanza all’art. 2033 c.c. e alle intese intercorse con l’Ufficio HR, autorizzo la trattenuta di pari importo sui cedolini dei mesi di ________________ in rate di € __________ ciascuna, senza applicazione di alcun onere o interesse aggiuntivo. In alternativa, qualora preferiate il riaccredito immediato, sono disponibile a bonificare la somma sul conto aziendale IBAN ____________________________.
Restando a disposizione, porgo distinti saluti.
Luogo _____________________, data ______________
(Firma dipendente)
MODELLO 3 – RESTITUZIONE DOPPIO PAGAMENTO FATTURA A CLIENTE
Oggetto : nota di credito n. ______ / ______________________ restituzione doppio pagamento fattura n. ______
Spett.le _____________________________________________
Facciamo seguito al Vostro cortese avviso del ______________ con cui segnalavate il doppio versamento relativo alla fattura n. ______ del _________________________ (importo € __________).
Allegata alla presente troverete la nota di credito n. ______ emessa in data odierna per l’importo di € __________, nonché copia del bonifico di restituzione eseguito sul Vostro IBAN __________________________________ (causale «restituzione indebito ex art. 2033 c.c.»).
Vi preghiamo di inviarci quietanza di regolare rimborso ai fini contabili. Con l’occasione porgiamo cordiali saluti.
Luogo _____________________, data ______________
(Timbro e firma autorizzata)
MODELLO 4 – RESTITUZIONE RATE INDEBITE ALL’INPS
Oggetto : rimborso somme indebitamente percepite – pratica INPS n. ______________
Il/La sottoscritto/a ______________________________, codice fiscale ______________________, con la presente dichiara di aver ricevuto la Vostra richiesta prot. n. __________ del ______________ concernente l’indebito di € __________ relativo ai periodi da ______________________ a ______________________
Ai sensi dell’art. 13 L. 412/1991 e dell’art. 2033 c.c., intendo restituire l’importo dovuto mediante:
☐ versamento unico entro _________________________ tramite avviso PagoPA che chiedo di voler emettere;
☐ rateizzazione in n. ___ rate mensili di € __________ da trattenere sulla prestazione, come da Vostre istruzioni.
Resto in attesa di conferma del piano di rientro prescelto e porgo distinti saluti.
Luogo _____________________, data ______________
(Firma)
Fac Simile Lettera Restituzione Somme Indebitamente Percepite
In questa sezione è possibile trovare un modello di lettera restituzione somme indebitamente editabile e compilabile da scaricare e stampare. Il fac simile lettera restituzione somme indebitamente presente è messo a disposizione in formato DOC, questo significa che il modulo può essere aperto e modificato utilizzando Word, per compilare la lettera inserendo i dati mancanti come spiegato in precedenza.
Trattandosi di un fac simile editabile, la lettera restituzione somme indebitamente può poi essere convertita in PDF, se necessario.