In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera al controrelatore e proponiamo un fac simile di lettera al controrelatore da utilizzare come esempio.
Il modello editabile può essere scaricato sul proprio computer e compilato inserendo le informazioni mancanti nel modo spiegato all’interno della guida.
Indice
Come Scrivere Lettera al Controrelatore
Stai cercando di capire come scrivere una lettera al controrelatore? Congratulazioni allora, perché questa necessità sta a significare una cosa su tutte: ti laurei! Diventare dottore è sempre un’emozione, e scrivere la tesi per poi farla correggere da relatore e correlatore è un’esperienza ricca di importanti suggerimenti per il futuro. Queste due figure di riferimento infatti, sono i professori che si prendono la responsabilità di portarti di fronte alla commissione di laurea e di presentare il tuo lavoro ai colleghi. Ed è proprio qui invece, in sede di esame, che entra in gioco il destinatario della tua lettera, ovvero il controrelatore.
Come spesso accade, sia durante la scrittura della tesi sia dopo averla completata, potresti sentire l’esigenza di comunicare con il relatore o con il controrelatore. In questa guida ci soffermeremo su come scrivere una lettera proprio a questa seconda figura, la quale non sarà scelta da te ma dall’Università, e che quindi potrebbe in alcuni casi non conoscerti affatto. Passo dopo passo impareremo a conoscerne meglio la funzione per scegliere così il linguaggio e le formule corrette da inserire nella lettera al controrelatore. Sei pronto? Allora cominciamo.
Il controrelatore altro non è che un professore scelto dall’Ateneo, che al momento della discussione della tesi si impegnerà a farti domande e a chiedere ulteriori specificazioni sul lavoro svolto. Chiaramente, si tratta di un insegnante con competenze specifiche nella materia della laurea in oggetto, e che quindi può comprendere ciò che è contenuto nella tesi.
Egli infatti riceve una copia della tua dissertazione qualche settimana prima del giorno della laurea vera e propria, avendo così modo di consultarla in tutte le sue parti e, davanti alla commissione di esame, porre i dovuti quesiti.
Si tratta di una personalità non più molto in voga in sede di laurea triennale, ma che invece nella specialistica o ancor più nel dottorato può fare la differenza rispetto a come uscirai dagli studi e da quale voto potrai raggiungere. Ecco quindi che rivolgersi al controrelatore con i dovuti toni ti aiuta sia a fare una buona impressione, sia ad instaurare un dialogo accademico potenzialmente fruttuoso anche in sede di esame di laurea. Vediamo subito come scrivere la lettera al controrelatore.
Lo stile ed il linguaggio di una lettera destinata alle personalità accademiche si sa, non possono essere uguali a quelli che utilizzeremmo per un amico o conoscente. Come visto il ruolo del controrelatore è potenzialmente quello di metterti in difficoltà, quindi è sempre meglio rivolgersi a questo professore con la dovuta educazione.
I motivi per contattarlo prima o dopo la discussione della tesi sono numerosi, ma in generale la lettera al controrelatore più comune di tutte è quella in cui gli si consegna in allegato il file che contiene la tesi di laurea.
Oggi, tra l’altro, essa risulta principalmente scritta e spedita da PC, e quindi si rivela essere nient’altro che una classica e-mail. Molto importante quindi è rivolgersi al controleratore in modo educato, preciso, ma non eccessivamente ossequioso o pomposo. Via a tutti quei termini ampollosi usati con l’obiettivo di fare buona impressione, e meglio andare dritti al sodo concentrandosi sull’esposizione di osservazioni e domande relative allo studio o al lavoro. Chiaramente, qualora ne avessi la necessità, potrai consegnare la missiva anche in formato cartaceo, inserendola direttamente nella buca presente fuori dall’ufficio del controrelatore.
Ma ora che sappiamo di più su perché e come scrivere a livello generale il contenuto della lettera, vediamo meglio come suddividerne la struttura.
Come ogni lettera che si rispetti, anche quella al controrelatore deve contenere alcune parti fondamentali come l’intestazione e l’incipit. Per intestazione quindi, intendiamo tutto il testo che andremo ad inserire nella parte alta del foglio. Essa comprenderà nella parte a destra tutti i dati riferiti al destinatario, ovvero nome, cognome e indirizzo dell’ufficio del professore.
Poco sotto a queste informazioni poi, troverà posto l’oggetto della lettera, una componente spesso dimenticata o sottovalutata che in realtà è fondamentale per fare una buona impressione e garantire una comunicazione più chiara col destinatario. L’oggetto della lettera è una breve frase di poche parole in cui ne riassumi il contenuto. Ne trovi un esempio nel modello di lettera al relatore che trovi a fondo pagina.
Una volta inserito l’oggetto, si passa poi alle prime righe della lettera, che devono tassativamente contenere una tua presentazione. Meglio iniziare questa parte sempre con una dicitura formale come Gentile Professore, eventualmente sostituita da Gentile Dott. e dal cognome del professore. Evita le abbreviazioni e inserisci gli aggettivi nella loro forma intera.
Scrivi questo incipit e fallo seguire da una virgola, poi vai a capo e inizia la frase successiva presentandoti.
In questa parte non limitarti a scrivere il tuo nome e cognome ma ricorda la prof chi tu sia specificando anche il tuo corso di laurea e il tuo dipartimento di appartenenza. Queste poche e semplici informazioni aiuteranno così il controrelatore ad identificarti più facilmente.
Ora che le presentazioni sono completate, passa alla comunicazione del messaggio vero e proprio. Nelle righe che seguono, scrivi le tue perplessità, i tuoi dubbi, le tue richieste e tutto ciò di cui hai bisogno. Se il tuo obiettivo è solamente quello di consegnare al controrelatore la tua tesi di laurea, nessun problema: nel messaggio dovrai scrivere una formula semplice che avvisi il destinatario dell’avvenuto. Naturalmente, ricorda di allegare il file con la tesi alla lettera, pena l’invio di un messaggio a vuoto che ti farà apparire distratto. Se invii la tua tesi, ricorda di elencare in breve i punti salienti del tuo lavoro, andando a porre l’attenzione su quelle questioni che ti piacerebbe discutere in sede di esame di laurea.
Così facendo, farai presente al professore quali siano i temi principali e gli risparmierai quasi certamente la fatica di leggere tutta la tesi, mettendoti in buona luce ai suoi occhi. Conclusa la presentazione delle tue domande, passa alla chiusura della lettera.
Una buona lettera è quella che si conclude con un ringraziamento. Non dimenticarti quindi di salutare il destinatario ringraziandolo per l’attenzione ed il tempo dedicatoti e ricorda di inserire a fondo pagina ancora una volta il tuo nome e cognome. La firma a mano non è richiesta in questi casi. Se non hai messo la data all’inizio infine, ricorda che puoi sempre inserirla a conclusione della lettera.
Fac Simile Lettera al Controrelatore
In questa sezione è possibile trovare un modello di lettera al controrelatore editabile e compilabile da scaricare e stampare. Il fac simile lettera al controrelatore presente è messo a disposizione in formato DOC, questo significa che il modulo può essere aperto e modificato utilizzando Word, per compilare la lettera inserendo i dati mancanti come spiegato in precedenza.
Trattandosi di un fac simile editabile, la lettera al controrelatore può poi essere convertita in PDF, se necessario.