In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera per contestazione bolletta e proponiamo un fac simile di lettera per contestazione bolletta da utilizzare come esempio.
Il modello editabile può essere scaricato sul proprio computer e compilato inserendo le informazioni mancanti nel modo spiegato all’interno della guida.
Indice
Come Scrivere una Lettera per Contestazione Bolletta
A chi non è mai capitato di ricevere una bolletta che presentava delle difformità come ad esempio un importo decisamente spropositato? In questi casi ciò che si raccomanda è fare una contestazione, vale a dire un’azione che il consumatore può intraprendere per segnalare eventuali errori o anomalie riscontrati sulla bolletta inviata da parte del fornitore del servizio. In pratica, ciò che fa il consumatore è esprimere il suo disaccordo sulla fatturazione o sui contenuti della bolletta presentando un reclamo formale all’azienda.
La contestazione può riguardare ad esempio l’importo addebitato, l’applicazione di penali o altre spese non previste (si pensi al canone RAI laddove non andrebbe pagato), oppure altre incongruenze rispetto alle condizioni contrattuali.
Se la contestazione viene accolta da parte dell’azienda, il consumatore può ottenere una rettifica della bolletta, un rimborso, un credito o altre forme di compensazione. SE però la contestazione viene respinta, allora il consumatore può rivolgersi alle autorità competenti, ad esempio l’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico (AEEGSI), l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).
In generale, per accertarsi se è necessario contestare una bolletta di luce o gas, è importante prima di tutto leggerla con attenzione, questo è un consiglio valido sempre. Può capitare infatti che il maggiore importo sia determinato da una voce in bolletta che ad una lettura superficiale non è stata notata.
Nel complesso però ci sono alcune situazioni-tipo per cui si richiede la contestazione di una bolletta, ad esempio una richiesta di pagamento per una bolletta già saldata, un importo superiore a quello concordato o ancora l’addebito di servizi non richiesti o non previsti dal contratto.
Tuttavia, ci sono anche altre cause meno comuni per cui potrebbe essere necessario fare una contestazione, come la mancata o parziale fornitura, le interruzioni ingiustificate della fornitura, la mancanza di trasparenza contrattuale, dei ritardi nella fornitura, spese o consumi non giustificati, addebiti per recesso dal contratto di luce e gas ed altro ancora.
Ovviamente la legge riconosce dei diritti spettanti in caso al soggetto che ritenga di aver ricevuto una bolletta errata.
Per esempio, questo può richiedere informazioni dettagliate sulla bolletta al fornitore di servizi che dovrà fornirgli tutte le informazioni complete sulla bolletta, come la quantità di energia o gas consumata, il prezzo unitario, le eventuali tasse o contributi aggiuntivi e le eventuali penali applicate.
Altrettanto utile potrebbe essere chiedere una verifica del contatore, se questo infatti è stato manomesso da altre persone o si è semplicemente danneggiato, potrebbe registrare un consumo effettivamente superiore rispetto all’utilizzo e questo determinerebbe un aumento dell’importo presente in bolletta.
Ovviamente il soggetto intestatario di fornitura ha il diritto di presentare una contestazione scritta in cui indicare i motivi della contestazione e richiedere una rettifica della bolletta, ma il contenuto in senso stretto della contestazione lo vedremo approfonditamente più avanti.
Nel frattempo, mentre si è in attesa di una risposta alla contestazione, l’intestatario ha il diritto di sospendere il pagamento della bolletta in questione.
Altro diritto conseguente al riconoscimento dell’errore da parte del fornitore di servizi, è la richiesta di rimborso, entro un tempo ragionevole, degli importi indebitamente ed eventualmente pagati.
Dopo aver inviato la lettera di contestazione, il fornitore di servizi ha l’obbligo di rispondere entro 40 giorni dal ricevimento della denuncia del cliente.
Questa è una disposizione molto importante per proteggere i diritti dei consumatori, poiché in caso di ritardo il cliente ha diritto a un risarcimento dei danni. L’importo del risarcimento dipende dalla durata del ritardo, che varia da un minimo di 20 euro per i ritardi fino a due mesi, a un massimo di 40 euro per i ritardi fino a nove mesi.
La contestazione può portare a due esiti diversi: il fornitore di servizi può accogliere la richiesta del cliente e rimborsare le somme addebitate erroneamente, oppure può respingere la contestazione. In quest’ultimo caso, è consigliabile rivolgersi a un avvocato per valutare le opzioni disponibili e adottare la strategia migliore per far valere i propri diritti.
Per quanto concerne il contenuto in senso stretto della contestazione di una bolletta, è bene dire innanzitutto che questa andrebbe inviata con modalità che possano provare che la stessa sia giunta a conoscenza del destinatario, per cui si consiglia di utilizzare o la raccomandata oppure inviando una PEC. Inoltre, si raccomanda di inserire all’interno della lettera anche una copia della bolletta da contestare.
Per scrivere una contestazione efficace e corretta, si raccomanda di mantenere un tono cordiale ma al tempo stesso di esprimere la propria richiesta in maniera assertiva e cortese, in questo modo sarà più semplice giungere senza troppi intoppi alla risoluzione del problema.
Per scrivere una contestazione di una bolletta, è importante prima di tutto verificare la correttezza dei dati, inserire i propri dati personali e quelli della bolletta contestata, ricordandosi come già detto di aggiungere una copia della stessa.
Nella lettera di contestazione è necessario descrivere poi in modo dettagliato il problema riscontrato sulla bolletta. Ad esempio, se si è stati addebitati servizi non richiesti o se la bolletta presenta importi superiori a quelli previsti dal contratto o qualunque altro problema si sia registrato.
In seguito va inserita la propria richiesta, ad esempio un rimborso o una rettifica dell’importo addebitato in modo errato così da procedere poi al versamento della somma corretta.
Se non sei soddisfatto della risposta del fornitore o questa non è arrivata nei tempi previsti, puoi cercare di risolvere la questione attraverso la mediazione di terzi.
Una soluzione può essere quella di rivolgersi a mediatori come associazioni di consumatori (a fronte di una quota d’iscrizione), la camera di commercio (con un contributo variabile) o ARERA per luce, gas e acqua (gratuitamente), che organizzeranno degli incontri di conciliazione per trovare un accordo. Il primo incontro di solito viene fissato entro 10-30 giorni dalla richiesta e la fase di mediazione deve concludersi entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza, anche se può essere concessa una proroga di 30 giorni per le situazioni più complesse.
E se anche la mediazione non dovesse rivelarsi risolutiva? In tal caso è possibile ricorrere all’azione legale contro il fornitore del servizio. Questa è l’ultima opzione dopo aver tentato i primi due approcci conciliativi. In questo caso, è necessario rivolgersi a un giudice di pace o a un tribunale competente per valutare la legittimità del comportamento del gestore e giungere a una risoluzione definitiva della questione.
Se l’importo in questione è inferiore a €500, non è necessario l’ausilio di un avvocato e si può redigere l’atto di citazione recandosi presso la cancelleria di un giudice di pace. Se invece l’importo è inferiore a €2500, è possibile citare in giudizio il gestore del servizio davanti a un giudice di pace, mentre se è superiore a €2500, è necessario rivolgersi al tribunale competente tramite un avvocato.
Fac Simile Lettera Contestazione Bolletta
In questa sezione è possibile trovare un modello di lettera per contestazione bolletta editabile e compilabile da scaricare e stampare. Il fac simile lettera per contestazione bolletta presente è messo a disposizione in formato DOC, questo significa che il modulo può essere aperto e modificato utilizzando Word, per compilare la lettera inserendo i dati mancanti come spiegato in precedenza.
Trattandosi di un fac simile editabile, la lettera per contestazione bolletta può poi essere convertita in PDF, se necessario.